Preparazione, allenare la velocità nel basket.

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2 Comments
Anonimo

Il suo articolo è molto interessante.
Chi oggi allena squadre di esordienti o giovanili, tocca con mano il gap di capacità motoria dei ragazzi di oggi.
Concordo che la tecnica sia la competenza più importante da acquisire, riuscire fare entrambe le cose sarebbe ottimale.
Non sono riuscito ad interpretare come si svolgono le fasi degli allenamenti da lei indicati nei disegni, può spiegarmeli ?
La ringrazio per le competenze che condivide in rete.
Roberto M.

La ringrazio per l'attenzione, uno dei problemi principali che incontro (o meglio il problema principale) è che esiste una profonda differenza tra come erano i ragazzi di due, tre o anche quattro generazioni fa rispetto a quelli di ora. purtroppo i sistemi di lavoro sono basati su pattern di quando erano ragazzi i quarantenni di oggi. sto facendo un grande sforzo per modulare i sistemi di lavoro sugli schemi reali degli atleti odierni, ne parlerò su un prossimo post.
Tornando all'articolo, il lavoro si basa sulla presenza di continui cambi di senso e direzioni su distanze totali delimitate, le continue accelerazioni e decelerazioni costringono l'atleta a sviluppare caratteristiche utili al basket, se una volta trovata la giusta padronanza del corpo, si vogliono aggiungere dei fondamentali, mantenendo sempre la massima intensità possibile. Come usare lo schema: 1)calcolare la distanza da percorrere, cresce a seconda delle categorie;
2) a seconda della struttura fisica si inseriscono più o meno cambi di senso e direzione 3) mantenendo fermi i primi due punti, si cambia il percorso continuamente;
4) quando si raggiunge un discreto controllo del corpo si inseriscono dei fondamentali, semplici. 5) la quantità cresce a secondo la categoria
6) il recupero deve essere completo, per 10" di lavoro 60" di pausa, con una buona rotazione si lavora con discreta densità.

Spero di avere soddisfatto la richiesta, in caso contrario non esiti a commentare.
Grazie

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