Talloni e altre magagne

Articoli correlati
2 Comments

Io gli farei fare nuoto(con la respirazione giusta,la coordinazione giusta in allungamento ,stile libero e dorso)e gli farei controllare malocclusioni dei denti

Grazie del commento è un approccio interessante, che prevede almeno due competenze specifiche nella risoluzione, odontoiatra/ortodontista e insegnante di nuoto, permettimi alcune considerazioni: Il nuoto prevede un tipo di azione dove la gravità è sopportata in modo differente, se si vuole approcciare il problema da parte dello "scarico" può avere senso, ma bisogna ricordarsi alcune cose: se il soggetto non è un buon nuotatore fino a quando non lo diventa non riuscirà a rilasciare tutta la muscolatura, ho notato che i nuotatori normali o "scarsi" tendono a contrarre i piedi durante l'azione, certo degli esercizi di decompressione in acqua potrebbero aiutare molto; più diventa bravo in acqua più avrà difficoltà a controllare la propriocezione; il nostro compito è riequilibrarlo in acqua ma anche a terra. Uno dei problemi di osteopatia e chiropratica è che sul lettino stanno tutti meglio, poi fatti due passi, se il problema è cronico, piano piano tornano in disfunzione ( ho monitorato alcune centinaia di trattamenti fatti da altri). Per quanto riguarda l'occlusione è una buona idea, migliorarla diventa risolutiva in un 10/15% di casi ed è spesso associata ad altre défaillance posturali. Dopo aver scritto il post, ho continuato le mie ricerche è ho accelerato i risultati tramite nuovi protocolli, migliorando il rapporto tra psoas e respirazione ( quindi anche occlusione) e scoprendo dei “nodi” o meglio degli “scambi” di tensione delle linee di gravità. A presto

Comments are closed.