IL TEMPO BASTANTE
Il tempo non basta mai? Ok, allora vediamo come farcelo bastare.
Quando guidi, pensi alla destinazione sali in macchina parti e viaggi, non stai li a pensare, ora schiaccio la frizione, metto la prima, la seconda, giro a destra ecc.
Questo perché entri in “modalità guida”.
Perché non utilizzare le modalità per ottenere più tempo?
Organizzarsi tramite le modalità.
Alcune persone eccellono in determinate mansioni rispetto ad altre. Quando ci parlo, chiedo loro come facciano, e tra le righe, scopro che entrano in modalità particolari.
Come quando guidi, loro accendono il pilota automatico e si avviano per il tempo stabilito a svolgere quella determinata mansione. Sfruttano tutto il tempo a disposizione e tutto il sistema nervoso lavora solo per ottenere lo scopo.
Avendo a propria disposizione diverse modalità è facile farsi bastare il tempo.
Questo è il vero risparmio di tempo!
Costruire delle modalità.
La prima cosa da fare è costruire automatismi, che ti permettano di entrare in una determinata modalità, ognuno ha i suoi schemi, anche se ancora non lo sa, basterebbe replicare lo schema che si usa per una determinata mansione e il gioco è fatto.
Guidare è comune a tutti, qualcuno mi dice “quando guido mi rilasso” a me personalmente non succede mai, ma se il soggetto che si rilassa guidando, si ferma a pensare cosa fa quando si appresta a mettersi in macchina e riproduce lo stesso schema ad esempio per studiare, studierà con maggiore efficacia e in minor tempo, perchè avrà inserito il pilota automatico della modalità studio.
Attenzione, non sto dicendo di andare a studiare in macchina 😉 ma di creare dei passaggi analoghi a quelli che si compiono quando ci si mette alla guida, per imparare in automatico.
Lo studio, può essere estremamente dispersivo, come renderlo efficace?
Inizia a pensare quali ricordi hai più vivi. Forse avrai già pensato più volte ma perché ricordo distintamente questa stupidaggine e non ricordo quella cosa importante? Un pensiero alla Homer Simpson, vero?
Ora, devi destrutturare il ricordo, quello meno importante, quello alla Homer, e capire quali particolari lo fanno ritornare in mente, può essere tramite un’immagine, una voce, un odore, o una sensazione se hai azzeccato lo schema ti accorgerai che tutti i tuoi ricordi hanno sempre punti in comune nel modo in cui tu li rammenti.
Homer ricorda perfettamente le ciambelle e al pensiero si sbrodola ma non ricorda le cose importanti. Se Homer sostituisse l’immagine delle ciambelle con un’altra e ci agganciasse dietro una sensazione corporea, o un suono familiare, forse ricorderebbe tutto, perfettamente.
Comincia a costruirti un’immagine mentale della modalità che vuoi utilizzare, ad esempio un cartello immaginario con scritto sopra “imparare”, o una stanza immaginaria con scritto all’ingresso “stanza dello studio”, ecc.
Ogni volta che dovrai studiare per prima cosa immagina il cartello o entra nella stanza immaginaria, questo già ti porterà in uno stato di maggiore ricezione e rilassatezza, poi fissa i ricordi secondo lo schema che ti sei costruito, magari ponendoli su una libreria immaginaria come immagini e voci tutto concatenato.
Vedrai che piano piano inizierai a studiare meglio e allungare il tempo a disposizione.
Questa stessa modalità puoi utilizzarla in altri momenti, come stirare, progettare un edificio, redigere conti, mentre ti alleni, quando fai qualsiasi cosa, che non ti venga tanto bene.
Così riuscirai a trovare il tuo tempo bastante.