La valutazione dell'uomo/atleta

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Estate 2009,metà agosto,il classico periodo di inizio preparazione per un giocatore di basket.Dopo un buon campionato giocato la stagione precedente,ritorno a giocare a Reggio,carico e apparentemente in forma. Dopo quasi un mese di preparazione fisica tra campo coni e pentimele avverto i primi dolori agli adduttori,che di giorno in giorno aumentano,anche dopo aver interrotto gli allenamenti sia fisici e con palla.Trascorro il mese successivo facendo tekar mesoterapia ore di posture in palestra…la classica riabilitazione medica per curare una pubalgia.passano i giorni,ma non cambia niente,ogni mattina era un impresa alzarsi dal letto senza sentire bruciore o fitte agli adduttori.Poi un giorno,tramite un amico e "compagno di basket" da una vita, non vado a fare la tekar che la società mi stava facendo fare e faccio una visita da Gaetano.Lo chiamo da subito così, come se lo conoscessi da una vita,perché la sensazione che ho avuto dal primo incontro è stata proprio questa.L'approccio e i primi test sono completamente diversi da quelli delle visite precedenti,sono scettico,ma quella sensazione di essere finalmente "capiti " e non solo "valutati " mi porta a dare fiducia a Gaetano. All' inizio con un po di diffidenza poi,grazie anche ai miglioramenti oggettivi,mi fido incondizionatamente.Interrompo la tecar ,cambio tipo di posture,cambio il modo di alzarmi dal letto,riprendo l'attività fisica (cyclette con schienale).i giorni passano e sto meglio. Ho nei lobi dei pallini che Gaetano mi mette periodicamente,fanno un po male ma adesso mi fido e li tengo.Ho addosso dei nastri colorati,non è' ancora diffuso il taping e non capisco tanto a cosa servono,ma io sto meglio e fa pure figo.Vado a mare,non a nuotare,ma a fare camminate lente con l'acqua fino alla pancia.E' ottobre e Gaetano mi ha dato un unica indicazione riguardo alle camminate a mare:vai dove l'acqua è più fredda.Ad ottobre,in acqua,fa freddo a gallico ma inizio ad avvertire meno dolore anche appena sveglio. Inizio a correre in linea retta e gradualmente dopo un paio di settimane ritorno a fare qualcosa a bordo campo con la palla.Torno a sorridere.Continuo le posture e i trattamenti, metto un bite quando dormo ,cambio il modo di fare pesi, di riscaldarmi prima di ogni allenamento,faccio degli esercizi di respiraziore la mattina presto. Posso allenarmi con la squadra. Senza tanti contatti,ma torno a giocare,a correre senza dolore.IL primo canestro dopo un paio di mesi.Torno a ridere!il dolore è passato.Sono meno rigido e più reattivo degli anni precedenti.Giochiamo in casa contro Cosenza.L'ultimo quarto il coach mi chiama per andare al cambio, gioco qualche minuto ma intensamente e senza nessun fastidio.Vinciamo ma soprattutto finisco la partita senza dolore.
Torno a Respirare dopo un paio di mesi di apnea.
Negli anni successivi e tutt'oggi non chiamo Gaetano solamente per i vari acciacchi o infortuni,spesso per confrontarmi o parlare con una persona che mi aiutato a risolvere una situazione di difficoltà che spesso va al di là del semplice infortunio.Non mi è mai importato di capire quale sia stata la terapia giusta tra le tante fatte con lui,probabilmente tutte nel loro insieme, hanno contribuito alla guarigione,anche le più "strane".Avevo un problema e l'ho risolto,il resto conta poco.Ho raccontato solo una parte del percorso che mi ha portato a tornare a giocare completamente guarito da una brutta pubalgia,e come è normale che sia in questi anni ho avuto tanti altri infortuni più o meno gravi.Quando capita,chiamo Gaetano…!Quello che ho imparato sulla mia pelle è che :
“prima di allenare l’atleta, bisogna valutare e migliorare l’uomo che c’è dentro…!"
Cit. Gaetano Rosace

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