La sfera di cristallo del posturologo
Ragionare realmente sulla postura, permette di capire cose che chi pensa che basti solo la posturale, nemmeno immagina. Attenzione! Non ho nulla contro la posturale, che anzi integrerei con la “vecchia” ginnastica educativa. Dico solo che sono mondi diversi.
A volte, valuto dei ragazzi, e nel mentre, dico alle loro madri: ha avuto un parto cesareo, non ha gattonato, è un ragazzo introverso, pensa molto prima di agire … oppure: ha avuto un parto con un impegno importante. Da piccolo era ipercinetico. O ancora, prende le cose di petto, è frettoloso, va bene in matematica, non ama le materie umanistiche… Al che vedo lo sguardo interrogativo del ragazzo verso la madre, come chiedere: ma questo chi è? Ha la sfera di cristallo? Capita che verbalizzino proprio la domanda.
Faccio questo lavoro da trenta anni (30) e ho imparato a leggere chi mi sta di fronte. La postura è anche questo. Inizialmente mi basavo sulle opere di Lowen, poi ho scoperto una moltitudine di studi che ho agganciato, intelligentemente, alla posturologia. Si perché la posturologia non è quella cosa che rende tutti alti biondi, diritti e con gli occhi azzurri. La mia di sicuro non lo è! La mia è l’arte di migliorare il prossimo. Facendolo a 360°.
Il corpo parla, si racconta. Il diaframma, parla di te, per come si contrare o si rilassa mentre respiri. Per aiutarlo bisogna ascoltare molto di più di quello che dice: il tono di voce e le parole che usa. Ad esempio osservare i gesti: se afferra le cose rapidamente oppure lentamente, se le tocca timidamente oppure in modo risoluto… E tu ti chiedi: che cosa centra con il mio mal di schiena o con la gran fondo che devo correre domenica? C’entra perché il tuo risultato non è solo li dove hai l’ernia, o nelle tue gambe stanche al termine del gran premio della montagna, ma è in altre parti del tuo corpo e tu lo stai comunicando.
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