La telefonata che ti salva la schiena
Mi telefona una signora e mi dice che ha bisogno che veda sua figlia, chiedo il perché, tramite la mia solita intervista telefonica, e mi racconta che non è molto convinta su quello che gli ha detto un posturologo, le sembra strano. Parlando della cosa con un mio atleta, questo, le ha consigliato di chiamarmi.
La signora, vedendo un fianco della ragazzina molto più alto dell’altro era andata dal posturologo, che fatta una sua analisi aveva decretato un problema di lenti, dicendo che cambiando occhiali tutto sarebbe rientrato. La ragazzina è miope.
Evidentemente il posturologo che utilizzava una pedana stabilometrica, aveva fatto riferimento ad un caso aneddotico presente in letteratura.
Dico alla signora che è inutile portarla da me, deve invece chiamare il pediatra e chiedere se non sia il caso di fare una radiografia della colonna, un rachide in toto, dato che non era mai stata fatta.
La signora mi dice che farà così. Richiama dopo qualche ora. Aveva sentito la pediatra che ha fatto la prescrizione per la lastra dicendole che aveva senso procedere così. Aggiungo io: la signora, per prima cosa avrebbe dovuto contattare proprio la pediatra.
Comunque, mi dice che ha già fatto la lastra e c’è una scoliosi di 23° e che vuole un appuntamento. Le rispondo ancora che la strada da seguire è diversa, e che a questo punto deve andare in un centro specializzato e fare visitare la ragazzina da un ortopedico pediatrico. Così ha fatto, per prima bloccare e poi risolvere sul nascere un problema che poteva diventare molto serio.
Questa storia fa capire due cose: la posturologia è un casino, bisogna ragionare tanto su quello che si fa e quello che si dice… poi come diceva un mio amico medico:
…se senti rumore di zoccoli prima di pensare alle zebre, pensa che potrebbero essere asini.
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